Potrebbe trattarsi di un episodio dell’Apocalisse a giudicare dagli angeli con le trombe rappresentati nella parte superiore della composizione. La sequenza di immagini fantasiose che appaiono nel libro attribuito a Giovanni Evangelista sono state variamente interpretate nel corso dei secoli a seconda delle esigenze. La figura della bestia o dell’anticristo di cui si parla nell’Apocalisse divenne simbolo dell’Islam, del nemico turco, dell’eresia protestante etc. Le figure tratte da questo libro sono state oggetto di rappresentazioni fin dall’epoca carolingia, sviluppando un’iconografia apocalittica che trovò un felice esito nelle incisioni di Albrecht Dürer. A giudicare dal confronto con la scena dell’Apertura del Quinto e del Sesto sigillo si potrebbe ipotizzare che questa illustrazione rappresenti l’apertura del sesto sigillo. Nel Libro dell’Apocalisse si narra che con l’apertura del sesto sigillo venne il giorno dell’ira: il sole si oscurò, la luna divenne rossa come il sangue, caddero le stelle e i monti e le isole furono rimossi dal loro posto. Questa illustrazione si ripete anche più avanti nel testo (12-13 [2] 19. 54).

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